COSA SUCCEDE DIETRO JOIN THE EVIL.

UN INCREDIBILE DIARIO DI BORDO DELLE RIPRESE DEL FILM

Di Andrea Baratoni

Nel Marzo 2022 il regista Davide Santandrea e compari non avevano anche minimamente l’idea di cosa li avrebbe aspettati. Davide era tutto eccitato perché girava il suo secondo film, il primo in cui avrebbe fatto tutto quanto lui.

In effetti era rimasto un po’ deluso delle litigate intercorse con il videomaker Chris Fx riguardo il film Horror In The Wood, che voleva fare un po’ troppo di testa sua e aveva modificato sul momento molte scene che aveva dato vita Santandrea.

Tuttavia Santandrea riuscì a rimediare in fase di montaggio e Horror In The Wood riuscì ad uscire finalmente.

Con Join The Evil, Davide Santandrea non avrebbe rifatto lo stesso errore. Voleva realizzare a tutti i costi un film completamente girato da lui, non solo come regista ma anche come operatore di ripresa. Avrebbe fatto tutto quanto lui, dalla regia alla fotografia, dagli “ effetti speciali” al makeup.

UNA LOCANDINA DEL FILM

Tuttavia la batosta il regista la prese subito all’inizio del film: l’attore napoletano che aveva individuato come l’ideale a recitare nei panni di Vincent Ascia – il personaggio da lui creato dopo un suo sogno – dopo aver girato due trailer, si ritirò perché aveva trovato un lavoro fisso a Meldola.

Fortuna vuole che viene incontro a Santandrea un amico di vecchia data, Mauro Casadei con il quale c’è sempre stata una buona intesa. Così il regista spiega il suo progetto cinematografico a Mauro e da questo fortunato ritrovo esce il nuovo Vincent Ascia ancora più comico del precedente.

Al regista si era già unito l’attore Davide Bella , che aveva pure recitato la parte del Professore Caranza in Horror in The Wood, e quindi avrebbe recitato la stessa parte in Join The Evil con l’aggiunta che avrebbe anche interpretato il demone del bosco, ovvero Azagthot.

Ai tre “marmittoni” si unì il quarto, Alessandro Corzani, un amico di vecchia data di Mauro e insieme diedero vita ad un quartetto molto affiatato. Se Davide Bella avrebbe recitato nella parte del professore Caranza, Mauro nella parte di Vincent Ascia, che parte avrebbe fatto Alessandro? Gli fu assegnata la parte di Eric il figlio più giovane di Caranza e anch’esso un archelologo come il padre.

La trovata più geniale di Santandrea è stata quella di fare recitare agli attori la parte del personaggio e del suo altergo demone kuturiano. E così se il professore Caranza diventò poi il demone dei boschi Azagthoth, anche Erik diventerà un demone, e pure Vincent Ascia avrà a che fare con il suo altergo demone. E così diventerà pure demone la fidanzata di Vincent, ovvero Sandy.

I 4 marmittoni misero assieme un bello staff di produzione. A seconda di chi recitava, gli attori si alternavano a fare i ciak, a spostare le luci, a cambiare le scene, a spostare i mobili, a cambiarsi i vestiti, tutto dietro la direzione di Santandrea.

Gli attori Alessandro Corzani e Davide Bella nei panni dei due demoni del film

Agli inizi di Marzo i 4 erano già nella casa del regista a spostare mobili e a trasformarla in un set cinematografico. La decisione di realizzare le scene interne nella casa del regista, fu assunta dai 4 dopo aver appreso che nello chalet a Castelnuovo, utilizzato per le riprese di Horror in The Wood, a conclusione delle riprese, si erano davvero manifestati fenomeni e presenze paranormali.

Per evitare che questi fenomeni, che ancora vi succedono, interferissero in qualche modo con le riprese del nuovo film, si decise allora di girare gli interni nella casa del regista, mentre per gli esterni sarebbero andati benissimo il cortile e le facciate dello chalet di Castelnuovo e il bosco vicino al castello.

L’8 Marzo Santandrea iniziò subito le prime riprese che riguardavano il Professore Pedro Caranza e la scoperta delle tavolette di Kutu, con l’attore Davide Bella, girandole all’interno delle antiche grotte in arenaria sotto il rudere del castello di Castelnuovo.

In realtà era la quarta volta che l’attore Davide Bella si trovò a girare la stessa medesima scena. La prima per il film Horror in The Wood, la seconda per il primo trailer di Join The Evil, la terza per l’inizio del film Join The Evil(scena completamente rinnovata) e la quarta riguardò la scena dove oltre il professore era presente anche in sogno Vincent Ascia.

Nei giorni successivi si girarono anche le scene del suicidio di Caranza e la sua trasformazione in demone all’interno del set improntato nella casa del regista.

Ma è dal 14 Marzo che entra in azione Mauro Casadei con il personaggio di Vincent Ascia. Per prima cosa furono rigirate immediatamente tutte le scene che videro protagonista come Vincent Ascia l’attore napoletano Vincenzo Isidoro Milone che si era ritirato, che servirono anche a rifare il trailer.

Poi furono girate tutte le scene dove Vincent si trovava da solo o recitava assieme al demone Azagthoth. Fu in questo momento che furono girate gran parte delle scene comiche di Vincent con la sua ascia, ed è qui che ricordiamo il regista ogni giorno arrivare con una nuova trovata comica.

Il personaggio di Vincent Ascia cresceva giorno dopo giorno tra momenti di paura, di trash, e di comicità pura. Dal 28 Marzo entra in azione anche l’attore Alessandro Corzani, prima recitando nelle sue scene come solista, poi nelle scene comuni come demone assieme ad Azaghtoth (che era interpretato da Davide Bella) contro Vincent Ascia.

Inaspettatamente – anche il regista non se l’aspettava – salta fuori la comicità del demone interpretato da Alessandro. La capacità di interpretare il suo ruolo demone, come una marionetta, talvolta imitando persino il mostro di Frankenstein che fu interpretato da Boris Kerloff negli anni 30’, fece rimanere positivamente a bocca aperta lo stesso regista.

E che dire dell’immemorabile recitazione di Alessandro (nei panni del demone Eric) nel dire “ciao fratellino” quando il demone compare davanti a Vincent Ascia già impegnato in lotta contro Azaghthot?

Sono quei momenti, quelle trovate così naturali, ma allo stesso momento fantastiche ed esilaranti, che fanno di un film un “cult” e rievocano il ricordo nella mente delle persone.

Così nel giro di soli tre giorni Santandrea gira tutte le scene dove Vincent Ascia, Azagthoth ed Eric demone erano insieme presenti.

Come ben ricorderanno gli attori, questo ha comportato ore di trucco ed impazzimento del regista. All’inizio il trucco “demone” veniva fatto volta per volta sulla faccia degli attori, ma poi Santandrea imparò ad abbreviare i tempi realizzando per ciascun personaggio demone delle protesi facciali in lattice schiumato già pronte. Bastava solo incollarle sulla faccia dell’attore con un poco di lattice liquido e il trucco era a posto.

Una locandina del film

E così allo stesso modo, nel momento di togliersi il trucco bastava togliere le protesi, che erano così già pronte per la volta successiva.

Spesso accadeva che si doveva girare scene sia al pomeriggio che in serata inoltrata. Gli attori ricorderanno bene le volte che tutto lo staff, regista compreso, si cenava truccati con una spaghettata o una pizzata offerta dal regista per tutti. E dopo un ora e mezza di relax e di cena si riprendevano le riprese.

Così non si contano più le volte che il regista ha dormito nella sua abitazione tra i fari di scena, mobili spostati e via dicendo.

A volte capitava che quando gli attori arrivavano a casa di Santandrea si trovavano a che fare con nuove scene che non erano presenti nel copione. “Ma questa scena non c’è” commentava qualcuno, salvo poi Santandrea trovare una giustificazione su tutto, e quando affermava “questa scena serve a dare un maggior risalto al tuo personaggio” riusciva a farli contenti e a tacere tutti quanti.

C’è anche da dire che a Santandrea piaceva girare una scena in tutte le angolazioni possibili ed immaginarie e per farlo non aveva mezzi termini e nessun limite. A volte lo si trovava sdraiato per terra, oppure sotto il divano, sotto la tavola, sotto un letto, in cima all’armadio, sopra una scala, insomma ogni posizione era adatta per lui per girare la scena.

E che dire poi, quando nel bel mezzo delle riprese, infastidito dei calzoni della tuta che gli impedivano di muoversi liberamente come voleva, si presentò in mutande per registrare alcune scene?

Gli attori si guardarono in faccia, in parte divertiti, e capirono subito che il regista non aveva limiti se voleva raggiungere un suo preciso obbiettivo. Di questo ricordo ( del regista Santandrea in mutande) esistono alcune fotto scattate durante il backstage che Santandrea proibì la pubblicazione ma che sicuramente qualcuna è finita pubblicata.

Che dire poi di Santandrea quando aveva preparato di suo pugno tutta una serie di storyboard per aiutarsi durante le riprese ma che poi immancabilmente non li rispettava mai? Mauro Casadei e Davide Bella facevano di tutto, compreso il cospargere il pavimento della povera abitazione del regista di liquidi viscosi, come il sangue finto, oppure il detersivo per i piatti , oppure schiuma da barba per ricreare gli effetti dei liquidi che uscirebbero dal corpo quando un demone muore o viene smembrato dall’ascia di Vincent.

E così l’interno dell’abitazione del regista fu letteralmente fatta a pezzi, poi rimontata con i mobili in posti diversi, salvo poi smontare tutto e cambiare ancora. Una volta per non scomodare il letto della sua camera che sarebbe servito all’indomani per le riprese di Vincent Ascia, il regista arrivò a dormire dentro la vasca da bagno.

L’attore Mauro Casadei interpreta Vincent Ascia

Santandrea amava comunque farsi consigliare dagli attori, come quando Davide Bella propose di inserire nel sogno di Vincent, che fa da ubriaco, niente meno che una porno star. Niente di pornografico, solo una piccola apparizione di pochi secondi molto sexi, in mezzo alle carrellate di immagini che Santandrea aveva scovato dal suo vasto archivio video per far capire alla gente quello che un ubriaco che ha “cioccato” di brutto poteva sognare.

Fu nei momenti in cui Mauro Casadei recitava da solo che nacquero gli assoli di follia di Vincent, quando il boscaiolo armato di ascia si trovava a misurarsi con un pericolo invisibile che lo seguiva per tutta la casa.

Sono le suppellettili, la pendola, i pupazzetti di peluche, la vecchia bambola, la sedia a dondolo, il giradischi, il proiettore e altri oggetti inanimati a far da contraltare ad un Vincent Ascia all’estremo delle forze, ed è l’occhio scatenato di Santandrea a creare quell’insostenibile sensazione che prelude l’orrore che avverrà. E’ incredibile, col senno di poi, pensare come facendo di virtù ha dato vita ad uno dei momenti più significativi e divertenti del film.

Momenti insuperabili come la “possessione della Bambola” che si dondola da sola sulla sedia a dondolo e parla a Vincent dicendo: “ Perchè credi che ti stia guardando, ma ti sei visto allo specchio? Sembri un rospo!” Nessuno si immagina che dietro le quinte c’era l’attore Davide Bella che tirava il filo per far muovere la sedia a dondolo e il regista, abbandonato per un secondo la macchina da ripresa sul cavalletto che stava riprendendo, corse dietro la bambola facendo una delle sue insuperabili vocine strane…

Oppure che dire quando Vincent si trova a parlare con un pupazzetto animato di peluche che ride a non finire, dicendo che ora è completamente diventato pazzo? Ecco ai piedi di Vincent e fuori dal quadro della ripresa della videocamera, ad animare il pupazzetto c’era di nuovo l’attore Davide Bella, mentre Santandrea, di nuovo dava sfogo alle sue vocine e a fantastiche risatine.

E che dire quando, nelle riprese del primo trailer del film con l’attore napoletano Milone nei panni di Vincent, era prevista la caduta dei libri dallo scaffale della libreria e il filo invisibile che serviva per tirare giù i libri finì per impigliarsi nei capelli dell’attore, che recitava, durante le riprese?

Sono questi i momenti più divertenti che hanno segnato un ottimo ricordo delle riprese del film ed hanno unito i “4 moschettieri” affermando che l’esperienza di Join The Evil deve così continuare anche nelle avventure dei due seguiti (Join The Evil II: The Demon’s Wood e Join The Evil III: The Book Of Kutu)

Per concludere dobbiamo affermare che il film inizia e finisce con delle riprese talmente pazze ed esilaranti che ti vorrebbe voglia di balzare in piedi e fare tifo. Non si ferma mai, è over the top, una vera tempesta dentro una bottiglia.

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