IL COTTAGE

(JOIN THE EVIL – IL COTTAGE)

LA TRAMA

Tutto ebbe inizio quando il ricercatore archeologo Professor Pedro Caranza trova nelle grotte sotterranee, sotto l’antico tempio sumero a Kut-Al-Amara in Iraq meridionale, delle tavolette d’argilla scritte in sumero che contengono i rituali per acconsentire il passaggio dei spiriti demoni dell’Inferno nella vita presente e di permettere a loro di possedere il corpo dei vivi e dei morti. Si trattano delle tavolette di Kutu.



Raccolte le tavolette e portate presso il suo vecchio cottage di montagna per studiarle, il prof. Caranza traduce gli antichi scritti riportando il contenuto e le formule in un libro da lui scritto a cui da il nome di “libro di Kutu”. Preso poi dal morbo della curiosità il professore legge una delle formule contenute nelle tavolette e nel libro.

Si tratta di una antica formula sumera degli antichi Dei Anunnaki capace di permettere ad uno spirito demone di Kutu di possedere il corpo dei vivi e dei morti. Il professore Caranza viene così posseduto da Azagthoth un antico spirito demone sanguinario.


Caranza, compreso  l’errore compiuto, si suicida per non permettere al demone di possederlo ancora, ma Azagthoth decide di possedere il libro di Kutu, scritto dal professore, modificando la copertina a propria immagine demoniaca.

Chiunque avesse trovato il libro e letto il suo contenuto avrebbe risvegliato lo spirito demone e pagato con la propria vita.

Fu così che i due figli del professore, prima il ricercatore Eric, poi il fratello Vincent, un boscaiolo di montagna, sopranominato dalla gente del posto Vincent ascia che ti sfascia” per via della sua inseparabile ascia, trovando in casa il libro maledetto risvegliano le forze degli inferi e il sanguinario demone kuturiano che miete le sue vittime.


Tra i poteri più forti del demone e del libro di Kutu è quello di creare illusioni ed incubi: è così che Vincent Ascia si trova a vivere dei momenti in cui non riesce a distinguere tra incubi e realtà.

Dopo il prof. Caranza, anche il fratello Eric e la fidanzata di Vincent, Sandy, si risveglieranno come morti viventi. Quando infine la pace ritorna, il cottage viene affittato ad una nonna, con sua figlia e la sua nipotina ignari che il male è ancora lì ad attenderli..

Attori:

Mauro Casadei, Davide Bella,  Alessandro Corzani, Graziella Polmonari e altri

Sceneggiatura:

Davide Santandrea

Musiche:

Omar Nedjari

Produzione: Long Black Veil Produzioni

Regia: Davide Santandrea

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Notizie sul film

“Join The Evil” è prodotto dalla Long Black Veil Produzioni e diretto dal regista Davide Santandrea. Si tratta di un rebot del film “Horror in The Wood” girato da Santandrea nel 2020.

L’oggetto della storia sono le tavolette sumere di Kutu, il libro maledetto e il professore Pedro Caranza (ispirato al vero prof. Venustiano Carranza, vero scopritore delle tavolette di Kutu in  Kut-Al-Amara nell’Iraq meridionale).

La storia però cambia completamente. Join The Evuil vanta di un personaggio comico quale Vincent detto “VINCET ASCIA”, inventato da Santandrea per rendere più dinamica la storia divisa nella trilogia di Join The Evil. 

Vincent Ascia infatti è il personaggio protagonista che collega i tre film della saga: Join The EVil I: The Cottage,  Join The Evil II: THe Demon’s Wood In produzione a ottobre 2022), Join The Evil III: The Book Of Kutu (in produzione nel 2023).

Gli Attori del Film

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MAURO CASADEI

Vincent Ascia

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DAVIDE BELLA

Prof. Pedro Caranza

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ALESSANDRO CORZANI

Eric (Fratello di VIncent)

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GRAZIELLA POLMONARI

La Nonna

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Giulia Lombardi

JOIN THE EVIL : IL COTTAGE POSSEDUTO, GLI AMBIENTI MISTERIOSI DEL FILM E IL LIBRO DI KUTU

Note:

Tutto quello che qui è stato riportato, riguarda la trama e la storia dei film della saga di JOIN THE EVIL. Tranne la storia e i fatti realmente accaduti all’interno del cottage originale, dove sono state svolte anche le ricerche sul paranormale, tutto quello che riguarda la saga dei film è legato a pura fantasia cinematografica. In questo documento analizziamo tutto quello che ha fatto parte dei film della saga cinematografica, e il mondo “fantasioso” che il regista Santandrea ha creato attorno alla storia e alle trame dei film.

Il Cottage Posseduto

Si tratta di una vecchia casa di proprietà della famiglia Caranza presente nell’originale Join The Evil Trilogy.

“Questo Cottage, quando meno te l’aspetti, ti taglia la testa„

(Detto da Vincent Ascia)

The Caranza Cottage (spesso abbreviato in ” il Cottage”), e la proprietà che lo circonda, si trovava in Italia, in Emilia Romagna e precisamente a Castelnuovo, una frazione di Meldola della provincia di Forlì-Cesena.

Nella trilogia di Join The Evil era di proprietà del professor Pedro Caranza e la sua famiglia.

In seguito allo scatenamento accidentale da parte di Caranza del Demone Kuturiano dei boschi, dopo la sua scoperta delle tavolette sumere di Kutu nella città di Kut-Al-Amara nell’Iraq meridionale, e dopo la loro traduzione nel libro scritto da Caranza, che prenderà nome de “il libro di Kutu”, il Cottage è stato il luogo centrale per una serie di eventi soprannaturali che hanno portato alla possessione (ed eventuale morte) di diverse persone durante quello che sarebbe stato un rilassante viaggio di fine settimana.

The Caranza Cottage è apparso per la prima volta nel film lungometraggio del 2020 intitolato “HORROR IN THE WOOD” e in seguito nel cortometraggio “ JOIN THE DEAD”, entrambi diretti dal regista Davide Santandrea, che ha realizzato anche la storia, dove era l’ambientazione principale.

Nel 2022 troviamo di nuovo il Cottage del prof. Caranza nel film “JOIN THE EVIL” (titolo italiano “IL COTTAGE” e nel sequel “JOIN THE EVIL II: THE DEMON WOOD (Titolo Italiano “IL COTTAGE 2: IL DEMONE DEL BOSCO) che sarà girato nel 2023

Contenuti:

L’ispirazione ai fatti reali

L’ispirazione ad altri film

Storia del Cottage all’interno dei film

Il male scatenato

Il Cottage vivente

Un anno dopo

Passa un altro anno

Tre anni dopo

Storia alterata

Le camere del Cottage

La cucina

La sala

Lo studio del professore

La camera da letto

Il bagno

La cantina dei frutti

Intorno al cottage

Due ponti

Sentieri

Il capannone

Le Grotte sotterranee del Tempio di Kut-Al-Amara

Voci paranormali durante le riprese nelle grotte

La vera storia del cottage tra il film e le presenze paranormali

Durante le riprese di Horror in The Wood e Join The Dead

L’inferno si scatena al termine delle riprese dei film

La storia della donna assassinata dal marito nel cottage

L’inserimento della storia dell’omicidio nel cottage all’interno del film JOIN THE EVIL II- THE DEMON’S WOOD

Per Join The Evil le produzioni decidono di cambiare il set interno

La storia dei tre libri di Kutu

L’interno dei libri di Kutu


L’ispirazione ai fatti reali

La storia e la trama dei film della saga di JOIN THE EVIL è stata scritta da Davide Santandrea traendo ispirazione da fatti realmente accaduti. L’Archeologo Prof. Pedro Caranza dei film prende spunto e si basa al famoso archeologo Venestiano Carranza che nel 1990 realmente, nella città di Kut-Al-Amara nell’Iraq meridionale, fece la scoperta di un antico tempio sotterraneo, una specie di Zigurat sumera rovesciata, ovvero sotto terra.

All’interno di questa il vero professore Carranza, (Tutt’ora in vita) trovò le reali tavole sumere di Kutu, dove realmente su queste sono scolpiti dei rituali sumeri che si dice abbiano la capacità di risvegliare gli spiriti dei morti, o peggio ancora dei demoni da un altro livello di esistenza.

Secondo quanto scritto realmente sulle tavolette, la pronuncia di alcune formule sumere, darebbero la possibilità di aprire un varco dimensionale tra il nostro piano fisico e un piano parallelo.

Quando il professore Venustiano Carranza tradusse le tavolette sumere, scoprì che molti rituali contenute in queste erano riportati sul famoso libro Necronomicon scritto da Abdul Al Azreq e citato più volte dal famoso scrittore Lovecraft.

Che Abdul Al Azreq fosse a conoscenza delle tavolette sumere scoperte da Venustiano Carranza e abbia riportato tutto sul libro Necronomicon? Per anni il Necronomicon è stato ritenuto un libro fantasioso forse nato dalla mente fantasiosa di Lovecraft. Tuttavia il mistero del legame tra le tavolette sumere e i loro rituali e quelli contenuti nel Necronimicon, pressoché identici, non fu mai risolto.

Nei film della saga di JOIN THE EVIL il nome del vero professore fu modificato da Venustiano Carranza in Pedro Caranza per non violare la privacy del vero professore.

L’ispirazione ad altri film

La saga di Join The Evil prende ispirazione anche da altri film noti. Prima di tutto dalla trilogia ideata dal regista Sam Raimi: Evil Dead (in Italia conosciuta come “La Casa”)

Poi trae ispirazione dal film comico “I tre Marmittoni” del 2012 diretto da Peter e Bobby Farrelly e con protagonisti Chris Diamantopoulos, Sean Hayes e Will Sasso.

E ancora prende ispirazione dal film Popeye – Braccio di Ferro (Popeye), un film live action statunitense co-prodotto dalla Walt Disney Pictures e dalla Paramount, realizzato nel 1980 e diretto da Robert Altman. Altra ispirazione viene tratta dal film “Le colline hanno gli occhi 1 e 2”, “Hostel” e “Non aprite quella porta” del 1974.

(Nella foto: il cottage a Castelnuovo di Meldola FC,

dove è stato girato il film e dove si sono manifestati fenomeni paranormali)

La storia del Cottage all’interno dei film

Nella saga dei film di JOIN THE EVIL non si sa quasi nulla del cottage prima della sua proprietà da parte della famiglia Caranza, anche se presumibilmente è stato costruito tra l’inizio e la metà del XX secolo.
Non è chiaro se il prof. Caranza abbia ereditato o acquistato il Cottage e la proprietà circostante, o quando esattamente ne sia venuto ad assumerne la proprietà, sebbene fosse in suo possesso negli anni ’80.

La proprietà è stata a malapena utilizzata da Caranza e dai figli, portando molti locali a credere che fosse abbandonata o disponibile per l’affitto.

Il male scatenato

Dopo essere tornato dalle rovine del tempio sotterraneo di Kut-Al-Amara, nell’Iraq meridionale con le Tavolette sumere di Kutu Lex Mortuorum, Il prof. Caranza si ritira nel suo Cottage nel bosco, nei pressi del rudere dell’antico castello medioevale di Castelnuovo, in modo che il professore potesse tradurre le tavolette Sumere in pace, e riportare il loro contenuto all’interno di un libro manoscritto che chiamerà il Libro di Kutu.

Fu durante una di queste sessioni di traduzione che il professore scatenò accidentalmente un demone Kuturiano dei boschi nella sua proprietà, la cui prima vittima fu proprio lui stesso.


Posseduto dal demone, si trova a combattere il suo altergo nei momenti di lucidità, sino a quando, come soluzione estrema, decise di togliersi la vita per poter fermare in qualche modo il demone. Tuttavia Azagthoth, questo è il nome del demone dei boschi, ha la capacità di possedere non solo il corpo dei vivi ma anche quello dei morti.

Tuttavia il corpo in decomposizione del professore obbliga il demone kuturiano a trovare un altra dimora. Così lo spirito demone si rifugia possedendo il libro di Kutu scritto dal professore. La possessione del libro da parte del demone è manifestata dal cambiamento della copertina dello stesso che assume la forma del viso del demone dei boschi.

Una settimana dopo, uno dei due figli del professore, Eric Caranza, anch’egli ricercatore e archeologo, si reca al cottage del padre per portare altre tavolette di Kutu che il figlio ha trovato a Kut-Al-Amara dopo che il professore era tornato a casa.

Credendo di trovare il padre, rimane preoccupato non trovando nessuno nel cottage. E’ durante il momento in cui scrive un biglietto al padre che scopre il libro di kutu. Leggendo il libro, Eric pronuncia una delle formule che risveglia il demone del bosco e viene da esso trasformato in un non morto.
Successivamente arriva al cottage anche Vincent, un boscaiolo che si fa chiamare con il soprannome “Vincent Ascia”, il secondo figlio del professore Caranza e fratello di Eric. Anche lui rimane turbato nel non trovare né il padre né il fratello.

Come è successo per Eric, anche Vincent trova il libro di Kutu e lo legge. Scopre così nelle prime pagine del libro quel che ha scritto il padre prima di suicidarsi, riguardo la possessione da parte del demone e la sua decisione di suicidarsi per salvare almeno la sua anima. Vincent disperato per la morte del padre, continua a leggere il libro che lo fa cadere in sonno profondo.

Durante il sonno Vincent fa orribili incubi scatenati dallo stesso libro. Al suo risveglio si trova ad affrontare, in una lotta senza pari ,sia il padre che il fratello entrambi trasformati in demoni. Dopo averli sconfitti si sdraia a letto ma viene svegliato all’arrivo della sua fidanzata Sandy. Vincent racconta tutto quel che è successo alla fidanzata incredula.

Ed è quando anche lui commette l’errore di leggere la formula della possessione nel libro di Kutu, che la fidanzata viene trasformata in un demone. Per salvare l’anima della fidanzata, Vincent è costretto ad ucciderla. Quando crede che tutto sia finito, mentre cammina per il bosco, ecco che una forza soprannaturale lo colpisce. Dopo un anno dai fatti il Cottage viene messo in affitto. Una nonna con la sua nipotina e la mamma si recano al Cottage per affittarlo.

Il Cottage vivente

Durante le notti trascorse nell’abitazione del padre, da Vincent Ascia, il Cottage apparentemente “prende vita” diverse volte, principalmente durante i suoi incubi scatenati dal libro di Kutu. In uno di questi incubi, tutti gli oggetti nel soggiorno principale (come pupazzetti, libri, un giradischi, una radio e una tv) hanno iniziato a ridere e muoversi da soli.

Un anno dopo

Come accennato sopra, un anno dopo i fatti una nonna di nome Mary, la nipotina di nome Abigail e la mamma di nome Emily si recano al Cottage per affittarlo. In una notte scoppia un violento temporale che sveglia e spaventa la piccola Abigail. La ragazza, per calmare un po’ la paura, comincia a curiosare dentro gli arredi del Cottage.

E’ così che trova il libro di Kutu e inizia a leggerlo. Innocentemente la bambina pronuncia la formula contenuta nel libro e i tuoni e i lampi cessano di colpo. Tutto il cottage è avvolto dal silenzio assoluto. Dopo qualche istante un urlo rompe il silenzio. La piccola corre verso la camera da letto della madre e trova la mamma in un lago di sangue.

Scioccata corre allora nella camera della nonna e trova la nonna posseduta dallo spirito del demone dei boschi che cerca di ucciderla. Terrorizzata la piccola scappa dalla casa con il libro di Kutu in mano. Correndo percorre un sentiero all’interno del bosco ed inciampando cade a terra. Nella caduta cade a terra anche il libro di Kutu. La bambina si rialza e spaventata riprende a correre lasciando il libro a terra nel bosco, riuscendo così a salvarsi.


Passa un altro anno

E’ passato un anno dai fatti di Abigail e Vincent Ascia, che si è salvato dalle grinfie del demone dei boschi, decide di trascorrere le vacanze con i suoi amici al Cottage del professore. In realtà Vincent vuole vedere se tutto è tranquillo e per quale motivo gli affittuari ( la nonna, la mamma e la bambina) sono scomparsi senza lasciare traccia.

Così un gruppo di cinque amici: Vincent, Rick, Bruce, Melinda e Shelly decisero di fare una gita al Cottage. Poco dopo il loro arrivo, una delle due coppie del gruppo, Rick e Shelly, decidono di fare un picnic, mentre Vincent, Bruce e Melinda si divertono e si sfidano ad una gara di carte. All’interno del bosco Rick inciampa e cade a terra.

Rialzatosi guarda su cosa aveva inciampato e vede qualcosa. Scavando con le mani tira fuori dalla terra il libro di Kutu, che era caduto alla piccola Abigail quando era fuggita. Rick prende il libro con se’ e lo mostra a Shelly. E’ durante il picnic nel bosco che Rick legge il libro e la formula maledetta. Mentre Shelly si è appisolata sulla coperta, Rick viene ucciso e posseduto dallo spirito demone kuturiano del bosco.


Quando Shelly si sveglia trova Rick morto e trasformato in un demone. Spaventata a morte scappa dal bosco e si dirige al Cottage dove ci sono gli altri amici. Rientrata in casa racconta tutto quanto è successo ai suoi amici, ma questi, ad esclusione di Vincent Ascia, sono increduli. Così Bruce, non ascoltando le raccomandazioni di Vincent e di Shelly, decide di andare a cercare Rick, ma nel bosco non lo trova.

Trova invece il cestino di picnic, la coperta intrisa di sangue e il libro di Kutu. Raccoglie e decide di portare tutto a casa. Intanto al cottage i tre amici sono preoccupati per il ritardo di Bruce e Rick. Così anche Melinda decide di andarli a cercare.

Nel momento in cui esce dalla casa Melinda viene uccisa da Rick trasformato in demone. Vincent e Shelly allora si barricano in casa per impedire al demone di entrare. Quando sentono bussare e aprire la porta, Shelly corre una pazza incontro con un coltello da cucina.

Non si trattava del demone ma di Bruce che era ritornato e si ritrova ora ferito gravemente e in fin di vita, a causa della pugnalata di Shelly.


Bruce cade a terra e lascia cadere dalla mano il libro di Kutu. Vincent appena vede il libro sbianca dal terrore: in quel momento ha capito tutto quello che è successo nella realtà.

Anche in questa avventura ad uno ad uno gli amici di Vincent muoiono tutti e lui rimane l’unico a sopravvivere. Per salvarsi dai demoni ha dovuto bruciare sul fuoco il libro di Kutu.

Tre anni dopo

Il Cottage è ancora lì, a mietere altre vittime E questa volta tocca addirittura al fratello minore del Professor Caranza: Robert Caranza anch’egli professore di storia e archeologia, che si trasferisce nel Cottage assieme alla moglie Abelina.

Un pomeriggio Robert Caranza scopre un nascondiglio segreto dove il fratello maggiore, Pedro, aveva nascosto le tavolette sumere che aveva trovato a Kut -Al-Amara.

Curioso del ritrovamento, Robert inizia a tradurre le tavolette sumere e a scrivere il loro contenuto in un libro.

Affascinato dal contenuto e soprattutto soggiogato dal potere delle tavolette, decide di effettuare un rituale sanguinario offrendo in sacrificio la moglie Abelina, uccisa durante il sonno. Per completare il rituale anche Robert si suicida.

Lo spirito di Robert, diventato così uno spirito demone, si rifugia nelle pagine del libro che aveva scritto, trasformandolo così in un nuovo libro di Kutu. A pagare le conseguenze saranno tutti quelli che dopo di lui abiteranno il Cottage e leggeranno le formule nel nuovo libro di Kutu.

Storia alterata

Quanto raccontato sopra consiste nella vera e propria trilogia di JOIN THE EVIL dedicata al “libro di Kutu”.

Tuttavia, come accennato nel 2020 fu girato il film “HORROR IN THE WOOD” che in origine si chiamava “JOIN US” (Unisciti a noi) Il film lungometraggio doveva essere il primo capitolo della saga.


Purtroppo però durante le riprese avvennero contrasti e liti tra il regista Davide Santandrea e l’operatore delle riprese Chris FX che non voleva girare tutte le scene originali scritte da Santandrea (e riportate poi nel film JOIN THE EVIL), pertanto molte scene furono tagliate e la storia alla fine né risultò un altra. Santandrea decise allora che HORROR IN THE WOOD fosse un Rebot di JOIN THE EVIL, ovvero lo stesso film con una storia diversa.

Poi il regista tagliando le scene che non centravano niente montò un cortometraggio di 50 minuti intitolato “JOIN THE DEAD” affinché il girato potesse funzionare come un prequel, ovvero i fatti successi tra la morte del professore Pedro Caranza e l’arrivo dei suoi due figli.

Riassumendo possiamo dire che del primo film girato su questa storia e tema esistono due versioni: Horror in the Wood con la storia alterata e Join The Dead il cortometraggio che potrebbe essere un prequel di Join The Evil

Le Camere del Cottage

Occorre fare una distinzione tra l’interno del Cottage usato per il film Horror in The Wood e Join The Dead e quello usato per il film Join The Evil. In Horror in The Wood e in Join The Dead il Cottage presenta un’abitazione di cinque stanze in piano terra e piano rialzato divisi da una scala interna.

Al piano terra troviamo un salone con angolo cottura, mobili spartani e un camino. Sempre al piano terra troviamo anche una cantina con una gran confusione di roba. Salita la scala troviamo due camere da letto con letti a castello e in una di queste c’è anche il bagno.


Il Cottage usato per Join The Evil si presenta anch’esso in cinque stanze ed è privo di scala interna. Le stanze sono comunicanti tra di loro, senza corridoio, formando così un percorso circolare.

Dal pianerottolo si entra nella cucina, dalla cucina si entra nella sala, dalla sala si entra nello studiolo del professore Caranza, dallo studiolo si entra in bagno, dal bagno si procede per la camera da letto e dalla seconda porta della camera si ritorna sul pianerottolo.

Ogni stanza ha quindi due porte per dare la possibilità di raggiungere la stanza successiva.

La Cucina

Nel film Horror in The Wood/Join The Dead la cucina era in angolo alla sala. Oltre il tavolo e le sedie, il frigo, il fornello, il lavandino, vi troviamo anche un letto con funzione di divano, una vecchia credenza, il camino e la pendola fissata nel muro.

Davanti al camino ci sono due poltroncine di vimini e una sedia a dondolo. La stanza ha due porte: una che da direttamente all’esterno, la seconda che da sul pianerottolo dove c’è una seconda porta d’ingresso e le scale per andare al piano superiore. Ha due finestre: una grande e una piccola sul lavandino.


Invece nel film Join The Evil, la cucina è una stanza a parte con due finestre grandi in due lati diversi.

Qui vi troviamo un frigo, la lavatrice, il lavandino, la caldaia, la tavola con 4 sedie, il fornello con sotto il forno, vicino c’è un fornelletto e sotto il microonde, una vecchia credenza stile “vintage”, quadri e fotografie appese alle pareti.

La Sala

In Join The Evil una porta divide la cucina dal soggiorno dove vi troviamo: 5 librerie, una tavola rotonda con 4 sedie, il camino , un divanetto a due posti, un antico mobile radio con sopra la televisione, un letto che funge da secondo divano, dove dormiva la piccola Abigail e poi Shelly.

Sopra il camino sono appese due asce e soprammobili vari. Le librerie, oltre a contenere una gran quantità di libri, sono decorate da pupazzetti di peluches.


Vicino al camino si trova un mobiletto basso dove sopra un vecchio leggio trova posto il libro di Kutu scritto dal professore. La stanza ha le pareti decorate da una gran quantità di immagini, specchi, quadri e due orologi a pendolo.

Davanti al camino e dietro al divanetto a due posti, trova posto un mobile basso con sopra il giradischi, un vecchio proiettore e una custodia con dentro un clarinetto. Una porta finestra da accesso al cortile.

Lo studio del Professore

Consiste in un antibagno trasformato dal professore in piccolo studio, con la sua scrivania, due computer e tanti dvd e vhs di film impilati che ricoprono per l’intero due pareti. Una vecchia sedia davanti alla scrivania completa l’arredamento di questa piccola stanza. Lo studio è senza finestre.

La camera da letto

Nella camera da letto vi troviamo due armadi, un comò, un mobile con la televisione, un tappeto, un divano letto davanti alla tv e dietro un letto matrimoniale e su un fianco un comodino basso. Sul letto matrimoniale troviamo appesi al muro alcuni cappelli da Cowboy e una quadro con la Sacra Famiglia. In questa camera prima si riposava il professore poi il figlio Vincent.


E’ anche la camera dove dormiva in JOIN THE EVIL II(The Demon’s wood) la nonna e la mamma di Abigail. In seguito diventerà la camera da letto usata dalla coppia Bruce e Melinda con Vincent.

Anche la camera da letto ha due finestre posizionate su due lati diversi.

Il bagno

Il bagno è lungo e stretto. Qui vi troviamo una vasca da bagno/doccia, il lavandino, il gabinetto, il bidet su cui in alto trova posto uno scaffale, e un mobile arrangiato con dei vecchi cassetti. Ha una sola finestra.

La cantina dei frutti

In Horror in the Wood/Join The Dead, alla cantina si accede da una porta esterna al cottage. Dentro la cantina c’è una grande confusione di oggetti e attrezzi inutilizzati.

In Join The Evil la cantina è posta sotto il cottage. Si presenta alta con la volta in pietra scoperta e ambienti divisi da muri in pietra.


Intorno al cottage

Anche se molti considererebbero il cottage “isolato”, ci sono diversi luoghi degni di nota in qualche modo vicini alla proprietà del professore Pedro Caranza.

Due ponti

Al cottage di Caranza si può accedere attraverso due strade distinte che attraversano due ponti. ( Horror in The Wood, Join The Dead e Join The Evil )

Allungati sul fiume bidente, i due ponti a travatura reticolare sono gli unici modi, per le automobili, di accedere al Cottage di Caranza.


Sentieri

due sentieri partono dal Cottage: uno conduce al fiume Bidente, l’altro porta al bosco sotto il rudere del castello di Castelnuovo. Quest’ultimo fu utilizzato da Rick e Shelly per andare a fare il picnic nel bosco, ed è lungo questo sentiero che Rick trova il libro di Kutu, abbandonato a terra tempo prima dalla piccola Abigail.

Il capannone

Situato a pochi metri a destra del Cottage (quando si affaccia dalla porta centrale) si trova un piccolo capannone utilizzato come fienile. All’interno del capannone troviamo della grandi balle di paglia.

Quasi attaccato al capannone c’è un container di ferro il cui contenuto è sconosciuto perché mai utilizzato durante le riprese del film.

Attaccato al muro del cottage a sinistra dell’ingresso troviamo anche un vecchio forno a legna e a fianco una legnaia con il tetto pericolante. Dietro la legnaia troviamo una piccola stanza, forse un tempo era una stalla di animali.


Le Grotte sotterranee del Tempio di Kut-Al-Amara

Per girare la scena del Professore Caranza che scopre le tavolette di Kutu nelle grotte sotterranee sotto il tempio di Ku-Al-Amara, sono state utilizzate le grotte sotterranee poste sotto il rudere dell’antico castello di Castelnuovo.

Luogo per lo più sconosciuto a tanti, queste grotte furono in origine luogo di tortura e di morte durante gli assedi al castello. Una grotta in particolare viene ancora chiamata con il nome di “POZZO DELLE LAME”

In origine questa grotta era un pozzo profondo una ventina di metri, dove nel fondo erano fissate alcune lame ( spade, lance e coltelli) in grado di trafiggere le persone. Gli assalitori del castello, fatti prigionieri, venivano buttati vivi dentro questo pozzo dove trovavano morte sicura venendo trafitti dalla lame sul fondo.

Il pozzo alla fine fu chiuso con terra riportata, ma si pensa che sotto quella terra vi siano ancora gli scheletri e le ossa delle persone che hanno trovato la morte.


Voci paranormali durante le riprese nelle grotte

Durante le riprese della scena del professore Caranza e del figlio Vincent, dentro le grotte, incredibilmente sono venute registrate nella videocamera delle voci in basso tono, che non erano quelle degli attori presenti.

Per un attimo si è creduto che le voci fossero di qualcuno presente fuori dalle grotte, ma fuori non c’era nessuno. Le voci apparse nelle registrazioni hanno obbligato lo staff di rigirare nuovamente la scena.

Queste voci, all’apparenza femminile o di un giovane, restano un fatto inspiegabile. Forse si tratta della voce di una delle persone morte nel pozzo della lame.

La vera storia del cottage tra il film e le presenze paranormali

Il cottage dove sono stati girati i tre film Horror in The Wood, Join The Dead e Join The Evil, si trova a Castelnuovo, ai piedi del rudere dell’antico castello e poco distante dal bosco. Esso appare nelle mappe catastali sin dagli inizi dell’1800. Si tratta di un cottage che ha già una storia oscura alle sue spalle. Dove oggi c’è il capannone del fienile, intravisto nel film, in origine esisteva l’antico cimitero di Castelnuovo che fu poi spostato nel 1900’ nella sede attuale a pochi passi dal castello.

Si dice che quando fu spostato il cimitero dalla sede originaria, non tutte le tombe e i resti umani fossero stati spostati nella nuova sede.

Questo sembra sia la causa del fatto che in tutta l’area si ha la sensazione di qualcosa di sinistro, di paranormale. Nei pressi del Cottage, precisamente accanto alla legnaia dal tetto pericolante, in punto preciso sono stati seppelliti, circa a metà del 1900, due piccoli bambini siamesi. Si dice che avessero un corpo unico e due teste.

Ma la cosa che rende più inquietante l’ambiente è il terrificante omicidio avvenuto dentro le mure domestiche del Cottage secoli or sono. Una donna sarebbe stata assassinata, anche se non si capisce per quale motivo, dal marito – padre di famiglia. Tutto questo circonda il cottage di un’aria e una energia sinistra.



Durante le riprese di Horror in The Wood e Join The Dead

Quando la Long Black Veil Productions e la Santandrea’s film, assieme al regista Davide Santandrea decisero di girare il primo film Horror in The Wood e il cortometraggio Join The Dead, nessuno era a conoscenza dei fatti accaduti all’interno del cottage, secoli or sono.

Durante le riprese non accadde nulla di particolare, se non il fatto che una attrice, che è anche una sensitiva, disse, entrando nel cottage, che sentiva provenire una forte energia negativa. Le riprese del film e del cortometraggio andarono bene senza nessun problema di rilievo.



L’inferno si scatena al termine delle riprese dei film

Dopo la conclusione delle riprese dei film, la produzione riconsegnò le chiavi al proprietario del Cottage, e fu da allora che si manifestarono i fatti più incredibili e paranormali. Nel momento in cui si concluse il film e la casa tornò ad essere usata dal proprietario e dagli affittuari la casa cominciò ad “animarsi” di vita propria come nei film.

Se nei film tutte le manifestazioni e gli effetti speciali venivano creati appositamente da parte delle due produzioni, terminate le riprese quel che successe nel cottage erano davvero fatti inspiegabili non voluti.

Fu durante una cena con il proprietario che, mentre i commensali erano tutti a tavola, si sentirono grossi rumori provenire da una delle due camere da letto nel piano superiore. Quando il proprietario e altri entrarono in camera trovarono i letti rovesciati e sottosopra.


Nel momento in cui tutti erano sopra in camera da letto, iniziarono i rumori nella sala/cucina. I presenti e il proprietario scapparono dalla casa a gambe levate. Successivamente fu chiamato un prete esorcista a dare una benedizione alla casa, ma la cosa non servì a nulla. Le presenze non se andarono dal Cottage.

Alla fine fu chiamato un gruppo di ricerca sul paranormale denominato “Ricerca Ispettiva Paranormale” in sigla R.I.P. Diverse ricerche sono state effettuate dal gruppo e hanno evidenziato la reale esistenza di entità paranormali nella casa. Si pensava che queste entità fossero state in qualche modo chiamate dalle riprese del film, ma in realtà queste sono presenti da almeno due secoli se non di più. Alcune entità sono anche legate alla storia del castello in rovina nei pressi del cottage. La cosa più interessante, scaturite dalle ricerche, che queste entità non si manifestavano apertamente se non era presente il regista dei film Davide Santandrea.

Fu in quella circostanza che Santandrea fece la scoperta di essere anch’egli un sensitivo, un mezzo di tramite o un catalizzatore, a sua insaputa.

Durante la sua partecipazione alle ricerche, il regista Santandrea si sentì più volte di essere attaccato da queste entità, ovvero di essere privato di energia prana ( energia vitale)

Durante le sessioni di ricerca nel Cottage, a più riprese, si comprese che quel cottage era abitato da entità paranormali tranquille ma anche da entità demoniache vere e proprie.

Durante l’intervista a queste entità attraverso strumenti in grado di registrare la voce e le loro risposte, si apprese che una entità paranormale, forse demoniaca, aveva ucciso più volte nella zona del cottage e che ora risiedeva dentro uno dei presenti alla sessione.

La risposta rimase un mistero da parte di tutti i presenti. Tutte le ricerche fatte nel cottage dove furono girati i film sono presenti su facebook in un canale e playlist chiamato “LA CASA DELLE ENTITA’” per un totale di 9 puntate che trovate a questo link https://www.youtube.com/watch?v=WjAbfXtSCSA&list=PLMIZ6CWPBakWVs40ftW_3rYaf8RgkJ_-6

La storia della donna assassinata dal marito nel cottage

Quanto siamo venuti a sapere, è grazie ad una ricerca effettuata dal regista Davide Santandrea presso la sezione “CRONACA NERA” nella Regione Emilia Romagna alla biblioteca comunale di Bologna. La notizia fu riportata sul quotidiano “ Resto del Carlino” il 3 dicembre 1886.

Dopo aver appreso dalle ricerche del gruppo RIP, che in quella casa era avvenuto un efferato omicidio, il regista cercò di documentarsi e conoscere, per quanto possibile, la storia di questo omicidio.


Dalle ricerche effettuate nei giornali e quotidiani d’epoca, in realtà nell’omicidio da parte del padre di famiglia furono coinvolte tre persone: la moglie, la mamma della moglie ( la nonna) e la piccola figlia di 8 anni.

La storia che abbiamo cercato di ricostruire attraverso le fonti consultate nella cronaca nera avvenne all’incirca così. Tutto si svolse nel 1886.

Una bambina di 8 anni si sveglia durante la notte di soprassalto. Ella dormiva nella sala, mentre sul piano superiore in una camera dormivano mamma e papà, mentre nella seconda camera dormiva la nonna. La bambina è spaventata per via di un temporale che perversa fuori dal Cottage.

Spaventata dai lampi e dai fulmini la piccola corse nella stanza della madre per chiederle aiuto. La scena che la piccola trova davanti ai suoi occhi è terrificante. La mamma giace sul letto in lago di sangue e non risponde alla piccola perché morta pugnalata.

Il papà non c’è nella camera. La bambina corre nella camera della nonna, ma trova anche la nonna che giace sul letto morta. La bambina spaventata scende la scala e ritorna in sala dove in una angolo vede il padre con un coltello in mano. Secondo la descrizione della bambina, il padre indossa solo i calzoni ed è tutto insanguinato.

La bambina scappa dalla casa, terrorizzata, il suo cervello è andato altrove. L’orrore che ha visto è troppo grande per una bambina di 8 anni che resterà traumatizzata e scioccata per tutta la vita. La troveranno i soccorritori un giorno e mezzo dopo i fatti, vagare nei pressi del castello. I soccorritori accorsero dopo che qualcuno aveva segnalato che una bambina urlava per la disperazione nei pressi del rudere del castello.

La bambina raccontò tutto quello che aveva visto e alcuni corsero al cottage per vedere se quanto raccontato confusamente dalla bambina era vero. Trovarono tre corpi: La nonna, la moglie ( e figlia della nonna) e il marito tutti morti pugnalati.

Il marito doveva essersi pugnalato dopo aver ucciso le due donne, forse per il rimorso di ciò che aveva compiuto. Non si conoscono i motivi per i quali il marito abbia ucciso le due donne.

Secondo l’interrogazione alla bambina tutto era tranquillo, e la famiglia viveva una buona armonia famigliare. Tutta via la bambina informò che negli ultimi mesi il suo papà era diventato strano, più nervoso e mangiava poco.

I giornali di cronaca affermano che quel cottage, ancor prima dell’omicidio, era considerato un luogo maledetto. Una leggenda parla infatti di un mostro che nei dintorni del rudere del castello avrebbe ucciso alcune persone.

L’inserimento della storia dell’omicidio nel cottage all’interno del film JOIN THE EVIL II- THE DEMON’S WOOD

I fatti risaliti dalla cronaca nera, grazie alla ricerca compiuta, ha convinto il regista di inserire parte della storia all’interno del film di Join The Evil.

Infatti il film si conclude con l’arrivo di tre donne: una bambina di 8 anni di nome Abigail, la nonna di nome Mary e la mamma di nome Emily.

Nel sequel in programmazione: “Join The Evil II – The Demon’s wood” il film inizia proprio con l’omicidio della manna e della nonna e la piccola Abigail che scappa nel bosco chiedendo aiuto.

Per Join The Evil le produzioni decidono di cambiare il set interno

Dopo i fatti avvenuti, e la continua manifestazione di entità paranormali, le produzioni dei film (long Black Veil Productions e Santandrea’s Film Productions) decisero di cambiare il set interno per il film “JOIN THE EVIL”

Praticamente il Cottage originale venne utilizzato solo per le riprese esterne davanti alla struttura, le riprese del bosco, le riprese dietro il cottage dove sono state girate le scene delle sepolture del fratello e della fidanzata di Vincent.

Per gli interni al cottage fu usato l’interno di una abitazione nella vicina frazione di Ricò, con un gran spostamento di mobili e arredi per permettere le riprese.

Oltre ad essere ricreati gli ambienti presenti dentro il cottage originale, ne furono creati dei nuovi, come la sala ( distaccata dalla cucina) e lo studiolo del professore Pedro Caranza.

Durante le riprese di Join The Evil a tutt’oggi non si sono manifestate presenze paranormali all’interno dell’abitazione utilizzata come set interno.

La storia dei tre libri di Kutu

Per girare la saga di JOIN THE EVIL sono stati realizzati tre Libri di Kutu, completamente diversi tra loro. Tutti e tre sono stati realizzati come oggetto delle riprese del film, dal regista Davide Santandrea. Completamente diversi dai classici “necronomicon” in vendita sul web, o dal necronomicon usato per i film di Evil Dead e la serie tv, entrambe girate da Sam Raimi, i tre libri di Kutu, dei film girati da Santandrea, presentano tre facce demoniache, ovvero tre rappresentazioni del demone dei boschi, diverse tra loro.

Il primo libro ( BOOK OF KUTU I) fu realizzato da Santandrea per il film “Horror in the Wood” e per “Evil the Dead”. Si tratta di un primo lavoro, e presenta un libro con doppia facciata. La facciata A presenta la faccia del demone dei boschi, la facciata B è una normale facciata con su scritto “THE BOOK OF SHADOW” Ovvero il “LIBRO DELLE OMBRE”. Il libro presenta una faccia del demone con la bocca aperta e con il naso pronunciato. Questo libro venne anche utilizzato in alcune scene di Join The Evil, e precisamente quando Vincent Ascia lo pugnala nella faccia demoniaca per uccidere Azagthoth il demone dei boschi che si è impossessato del corpo del professore Caranza.

Il secondo libro (BOOK OF KUTU II), più grosso come spessore rispetto agli altri due, presenta una faccia di demone con la bocca aperta e una lingua rossa che esce fuori. Questo libro è stato realizzato per il film “JOIN THE EVIL III – THE BOOK OF KUTU” quando il fratello di professore Pedro Caranza, ovvero l’archeologo Robert Caranza trova le tavolette che il fratello aveva nascosto nel Cottage prima di morire e le traduce nuovamente scrivendo un nuovo libro di Kutu. (Il secondo libro andrà distrutto sul fuoco del camino in JOIN THE EVIL II)

Il primo libro di Kutu utilizzato per i due film : Horror in The Wood e Join The Dead
Il terzo libro (BOOK OF KUTU III), il più interessante tra gli altri, presenta una faccia demone con la bocca aperta e i denti scolpiti, non ha il naso ma due buchi pronunciati, ma la cosa più interessante è quella di rappresentare una faccia demone scolpito nella corteccia d’albero, per il realismo con cui è stato realizzato.

Il libro n. 2, quello con la lingua che esce dalla bocca, è stato utilizzato anche per un cortometraggio girato sempre da Santandrea intitolato “PAURA DI UN LIBRO”, che vede le avventure di una ragazza che acquista un libro da un antiquario, e si trova a lottare contro di lui, in quanto il libro sembra animarsi di vita propria.



L’interno dei libri di Kutu

L’interno dei tre libri presenta delle rappresentazioni di demoni, ovvero disegni realizzati a mano da Santandrea con dei pastelli colorati, ispirati ai miti di Lovecraft. All’interno del libro sono riportate varie formule che spesso vengono lette all’interno dei film portando così sventura a colui che le ha lette.

In HORROR IN THE WOOD e JOIN THE DEAD la formula altro non era una pronuncia dei nomi dei guardiani dei cancelli di Kutu:

Astarte, Abigail,

Ganda, Leviatan,

Ardad, Sitri,

Ruslas, Baal,

Dagon, Asmodeus,

Belphegor.

Invece la formula che più volte viene recitata all’interno dei Film JOIN THE EVIL I trae invece ispirazione dai film di Evil Dead anche se alcune parole sono state modificate. Ecco la formula:

Kanda, Amantos,

Astratta, Montosse,

Eargrets, Gutt,

Nos-Veratoos,

Kanda, Kanda, Kanda!

In JOIN THE EVIL II la formula tratta dal libro di Kutu cambia ancora:

Zatur blaska-manda ora,

Datur en-mie ter-tu koss,

Blamir-tu ammassu or-mei-die,

De-viri or-tu mandu amanda-ora.

Kutu ren-Dar,

Kutu ren-Dar,

Kutu orbren-Daaar !!!

Infine in JOIN THE EVIL III una quarta formula ancora diversa viene pronunciata e fa risveglia i demoni kuturiani:

Ia, Ia, Mass Ssratu ora! Ia, Ia, Mass Ssratu ora!

Ia, ia, Ssaratu zi-kia kampa ora!

Ia, Ia, Barrgolo–Moloneth Kia!

Ia, ia, Shtah!

Egurra!

Kur!

Narr Marratu!

Nel film Horror in The Wood e nel cortometraggio Join The Dead il libro di KUTU non viene distrutto e ogni volta che viene letta la formula si da’ la possibilità ai demoni di Kutu di possedere il corpo dei vivi e dei morti.

Nel film Join The Evil I, ogni volta che viene letto il libro di Kutu e pronunciata la formula si risveglia il demone dei boschi Azaghthoth a cui si da’ licenza di possedere il corpo dei vivi. L’esistenza dei demoni è comunque legata all’esistenza del libro stesso, per tanto qualsiasi cosa si compie sul libro automaticamente si riversa sul demone dei boschi.

Il demone dei boschi Azagthoth, dopo il suicidio del professore Caranza, per continuare ad esistere sul piano terrestre si rifugia all’interno del libro di Kutu possedendolo. Così chiunque avrebbe letto la formula in esso contenuta avrebbe dato la possibilità al demone dei boschi di risvegliarsi.

Tuttavia alcuni demoni, come il fratello Eric trasformato in demone, vengono uccisi pronunciando una seconda formula, contenuta nel libro, capace di bandire i demoni.


Il Professore Pedro Caranza e suo figlio Eric trasformati in due demoni di Kutu
Il demone dei boschi Azagthoth viene comunque ucciso quando Vincent pianta ripetutamente il suo pugnale nella faccia demone del libro. Infatti quello che succede al libro succede anche al demone che lo possiede. Tuttavia il male non viene completamente sconfitto: alla fine del film un nuovo spirito demone prende il posto del demone dei boschi e attacca Vincent Ascia.

In Join The Evil II e III il libro di Kutu si comporta come nel film precedente. Qualsiasi cosa accade al libro si ripercuote sui demoni. E’ così che Vincent Ascia si salva nuovamente, buttando il libro di Kutu nel fuoco. Da quel momento tutti i demoni presenti cominciano a contorcersi e a liquefarsi, svanendo nel nulla.

il film “JOIN THE EVIL” trae larga ispirazione dal film “EVIL DEAD” del regista Sam Raimi  (Vedi la foto della baita sopra)

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LE VOSTRE CURIOSITA’ SUL FILM : TUTTO QUELLO CHE VI PIACEREBBE CHIEDERE

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Nella foto sopra: Davide Bella (A destra) e Alessandro Corzani

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Il libro maledetto di Kutu, scritto dal Prof. Pedrao Caranza, riporta i rituali contenuti nelle tavolette sumere. (Realizzazione di Davide Santandrea) 

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Nel film troviamo un piccolo “cameo”  ovvero una piccola interpretazione  del demone recitato dall’attrice Anna Mercuriali, che già recitò la stessa parte nel film “Horror in the Wood”

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Nella foto sopra una scena del film: le liane degli alberi aggrediscono Vincent Ascia legandolo. Questa è una scena ispirata al film “Evil Dead” del regista Sam Raimi al quale “Join The Evil” rende omaggio

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Nella foto sopra: nel film i demoni kuturiani si dissolvono recitando una formula contenuta nel libro di kutu

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Nella foto sopra: VIncent Ascia. VIncent, figlio del professore Caranza e fratello di Eric si trova a combattere da solo i demoni Kuturiani

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Nella foto sopra: L’arma di difesa di Vincent è l’ascia da boscaiolo che trova nella cantina sotto il cottage del professore Caranza. Da quel momento tutti lo chiameranno “Vincent Ascia”

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Nella foto sopra: alcuni momenti di pura follia di Vincent Ascia. Qui lo troviamo a parlare con una bambola posseduta dai demoni

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Nella foto sopra: l’attore Alessandro Corzani con make-up da demone ultimato.

Nella foto sopra: l’Attore Alessandro Corzani in una delle scene ad effetto nel film, quando appare dicendo ” Ciao Fratellino!”

Nella foto sopra: Eric diventato demone cerca di fare a pezzi Vincent Ascia

Nella foto sopra: Il professor Caranza diventa il demone Azagthoth

Nella foto sopra: l’Attrice Anna Mercuriali con il make-up demone

Nella foto sopra: l’attrice Anna Mercuriali assieme al regista Davide Santandrea

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Nella foto sopra: l’attrice Anna Mercuriali assieme all’attore Davide Bella

Nella foto sopra: uno dei primi Make-up studiati per il demone Azagthoth. L’Attore Davide Bella nel primo make-up di Azagthoth

Nella foto sopra e sotto: immagini esclusive del set nel cottage veramente posseduto

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Nella foto sopra e sotto: altre immagine del set nel cottage veramente posseduto

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Nella foto sopra e sotto: Il Cottage realmente posseduto a Castelnuovo di Meldola (FC)

TUTTE LE CURIOSITÀ CINEMATOGRAFICHE SUI FILM JOIN THE EVIL E HORROR IN THE WOOD 

SVELIAMO ALCUNE CURIOSITA’ IN ANTEPRIMA

ATTENZIONE SE DOVETE ANCORA VEDERE I DUE FILM EVITATE DI LEGFGERE QUESTO ARTICOLO PER NON ROVINARVI LA SORPRESA.

Andiamo a scoprire tutte le curiosità legate al primo e secondo capitolo dedicato al LIBRO DI KUTU, saga ideata da Davide Santandrea che “strizza l’occhio” alla saga di Evil Dead di Sam Raimi.

Il primo capitolo è infatti lo spin off intitolato HORROR IN THE WOOD ( Unisciti a noi era il primo nome originale), il secondo capitolo è invece il film JOIN THE EVIL , basati entrambi sulla sceneggiatura originale scritta da Santandrea

Dal diario delle riprese dei due film..

1) Lo script di JOIN THE EVIL è stato scritto a quattro mani da Davide Santandrea durante le riprese di HORROR IN THE WOOD (UNISCITI A NOI) nel 2020, la sceneggiatura fu scritta a San Benedetto dell’Alpe, in un campeggio con il camper di amici nelle lunghe giornate estive di luglio.

2 )All’epoca delle riprese di HORROR in The Wood avvennero parecchi contrasti ed incomprensioni tra il regista Santandrea e l’operatore di ripresa Chris Fx. Tali incomprensioni erano dettate dalla non condivisione della sceneggiatura scritta da Santandrea , motivo per cui spesso il cameraman cambiava le scene all’ultimo minuto.

3) JOIN THE EVIL fu scritto e girato proprio per produrre il film che Santandrea voleva girare: un horror

commedy con momenti trash di assoluta comicità e momenti di puro Splatter.

4) JOIN THE EVIL fa credere di essere girato all’interno dello chalet a Castelnuovo di Meldola dove fu girato Horror In the Wood. In realtà dello chalet originale a Castelnuovo fu utilizzato solo gli esterni, il cortile e il bosco poco distante.

Per l’interno dello chalet le riprese sono state girate niente meno che nell’abitazione del regista, trasformata per l’occasione in un ambiente capace di far credere l’interno di un vecchio chalet.

5) Il motivo per cui il film JOIN THE EVIL non è stato girato negli interni dello Chalet di Castelnuovo riguarda i fatti avvenuti dopo le riprese del primo film.

Terminate le riprese di HORROR IN THE WOOD si manifestarono nella casa veri fenomeni paranormali e presenze anche maligne per cui fu chiamato un frate esorcista e un gruppo di ricerche paranormali per indagare sui fatti.

Onde evitare problemi con i fenomeni reali si decise di cambiare il set interno

6) la scena in JOIN THE EVIL dove la finestra cade sulla mano del professore Caranza è stata girata tre volte e per tre volte l’attore Davide Bella ha dovuto subire la caduta della finestra sulla sua mano, creando un certo gonfiore.

7) le cadute degli attori per terra così come le bastonate con l’asse di legno sono reali. Fortuna vuole che le riprese sono state buone alla prima.

la locandina ufficiale del film HORROR IN THE WOOD

8)Durante le riprese di JOIN THE EVIL il regista amava aggiungere nuove scene improvvisate sul copione portando così la produzione a girare un gran quantitativo di scene e particolari.

9) Non fidandosi più del cameraman il regista ha girato lui stesso tutte le riprese del film, rigirando le stesse scene da diverse angolazioni, con un gran uso di primi piani sui visi e sugli occhi.

10) Si devono al regista le invenzioni improvvisate delle animazioni e degli effetti del film.

La bambola che gira la testa e parla Vincent Ascia, le animazioni del pupazzetti nelle librerie, il lombricone gelatinoso che esce dalla bocca del prof. Caranza e tanti altri effetti sono stati creati sul momento dal regista prima delle riprese

11) Tra le fonti d’ispirazione di JOIN THE EVIL c’e il film Evil Dead di Sam Raimi, ci sono le commedie slapstick dei Three Stooges( i tre marmittoni) lo Attack of the Helping Hand – cortometraggio diretto nel 1979 da Spiegel – e Popeye, il film di Robert Altman del 1980 dedicato a Braccio di Ferro.

La cover pubblicitaria del FILM join the evil

12 ) in un flashback di JOIN THE EVIL, in cui si vede il prof. Caranza seduto al tavolo che scrive sulla tavola sommersa dai libri, si nota in mezzo ai libri la vhs originale del primo film di Evil Dead del 1981 con il titolo italiano “LA CASA” .

Fu inserita la vhs originale in mezzo ai libri per rendere un omaggio al film di Sam Raimi che il regista Santandrea ha ritenuto come il suo migliore maestro da cui seguire gli insegnamenti cinematografici.

Allo stesso modo nel film HORROR IN THE WOOD si nota, nella scena del professore Caranza che traduce le tavolette sumere, la moglie seduta sulla sedia a dondolo che legge in un giornale dedicato ai film horror un articolo sul film Evil Dead ( la casa 1981)

13)l’inizio di JOIN THE EVIL, nel momento in cui fa il riassunto della scoperta delle tavolette di KUTU, è stata cambiata la sceneggiatura e la storia: in Horror in the Wood c’era la moglie del professore, Abelina, che invece scompare nel nuovo film lasciando il posto ai due figli Eric e Vincent.

14) il personaggio di Vincent Ascia come protagonista principale da Join The Evil ai film successivi è stato creato da Santandrea per aggiungere comicità al film horror e strizza l’occhio a Ash di Evil Dead: i due personaggi si differenziano comunque tra loro, se Ash usa la motosega come arma, Vincent, che come lavoro fa il boscaiolo, usa l’ascia.

15) la scena comica memorabile dove Vincent trova l’ascia nella cantina e poi in cortile la alza al cielo gridando ” tremate chiunque voi siate, ora ve la dovrete vedere con Vincent ascia che vi sfascia” salvo poi cadergli l’ascia dalla mano e dire “cazzo” quando la va a raccogliere, è stata girata per ben 9 volte, perché ogni volta le riprese venivano sempre disturbate da rumori improvvisi:

un cane che abbaia, il vicino che spostava dei bidoni, le auto che a farlo apposta circolavano lì vicino alle riprese. E questo succedeva in un paese che normalmente e quotidianamente non si vede mai un anima girare durante il giorno e la notte, tanto da sembrare un paese fantasma

16) I suoni che si sentono quando “il male” si muove tra gli alberi sono stati ottenuti mixando versi registrati e creati dalla voce del regista rallentata e con l’aggiunta di filtri eco e riverbero. Allo stesso modo le voci della bambola che gira la testa e tutte le vocine dei pupazzetti sono state realizzate grazie alle imitazioni vocali e sonore del regista .

Per chi non lo sapesse, diversi anni fa Santandrea era stato chiamato a fare le voci “strane” di alcuni personaggi pupazzi di Muppet Show in un film uscito in dvd.

Anche in HORROR IN THE WOOD la vocina del ragnetto che ride, che si era appostato sul naso del protagonista, quando in un sogno era stato legato in un letto di un manicomio, è stata sempre interpretata da Santandrea.

17) Anche il makeup demoniaco di Caranza, Eric,Sandy e anche Vincent sono stati realizzati personalmente da Santandrea con uso del lattice, carta e protesi già costruite in precedenza.

Gli attori , quando recitavano nelle parti dei demoni sono dovuti sottostare a ore di trucco.

18)Infine anche gli oggetti del film come le tavolette di KUTU e il libro di KUTU ,( il Necronomicon) sono state realizzate personalmente dal regista. Del libro di KUTU / Necronomicon sono state realizzate da Santandrea ben tre versioni diverse.

La prima versione fu utilizzata per il film HORROR IN THE WOOD e presentava un libro con una doppia copertina: una con la faccia demone e una senza.

Le tavolette di Kutu realizzate da Davide Santandrea

La seconda versione presenta un libro più grosso e la faccia da demone con una lunga lingua rossa fuori, fu utilizzata per il film cortometraggio “Paura di un libro” sempre girato da Santandrea e interpretato dall’attrice Rossella Ossani.

Infine la terza versione presenta la faccia del demone dei boschi che sembra fatta di corteccia d’albero ed e quella usata per JOIN THE EVIL.

Le facce demoniache dei tre libri e le tavolette sumere di KUTU sono state realizzate in pasta da modellare Dash terracotta e colorate con colori acrilici mescolati a vinavil.

19) In alcuni primi trailer di Join The Evil girati a luglio 2021 troviamo un diverso Vincent Ascia.

Sempre comico e rispondente al personaggio ideato da Santandrea ma l’attore era diverso. Infatti prima dell’inizio delle riprese del film era stato chiamato il giovane attore napoletano Vincenzo Isidoro Milone a recitare nei panni di Vincent Ascia.

Nel mese di luglio 2021 furono girati alcuni trailer di presentazione con questo attore. Poi successe, come a volte succede anche ad altre produzioni, che nel momento di girare il film l’attore non sia più disponibile.

In realtà Milone aveva trovato un lavoro a Meldola che lo teneva molto impegnato giornalmente motivo per cui fu costretto a rinunciare al personaggio del film.

Tuttavia Vincenzo Milone non abbandonò completamente il progetto del film, e la voce narrante che racconta all’inizio dei film Horror in The Wood e Join The Evil è proprio la sua.

Così si è reso necessario la ricerca di un nuovo attore comico nella parte di Vincent Ascia. Alla fine a parte fu proposta all’attore Mauro Casadei che era adattissimo alla parte.

20) La scena del prof. Caranza, che scopre le tavolette sumere di Kutu nelle grotte tempio di Kut Al Amara, è stata rigirata ben 4 volte: la prima volta per Horror in The Wood, la seconda volta per il trailer di Join The Evil uscito a Luglio del 2021, la terza volta per l’inizio del film Join The Evil e la quarta volta è stata rigirata “ come sogno”, con Caranza e la presenza del figlio Vincent che cerca di impedirgli di prendere le tavolette.

21)Al termine delle riprese di Horror in The wood, nella casa dove poi si sono manifestate reali presenze paranormali, durante la cena conclusiva delle riprese nella casa, un collaboratore volle fare uno scherzo alle attrici mettendo la bambola del film ( la stessa bambola che appare in Join The Evil che si muove e parla) seduta su un gradino della scala.

Alcuni attori si sono spaventati e hanno creduto che la bambola fosse posseduta da qualche forza paranormale.

22) Nel film JOIN THE EVIL è stato utilizzato, durante le riprese, un litro e mezzo di sangue finto teatrale.

La scena dove Vincent fa a pezzi Eric Demone con l’ascia è molto splatter: per terra oltre ad un miscuglio tra sangue finto, schiuma da barba, colore liquido nero e detersivo verde per i piatti si trovavano alcuni “effetti speciali” quali una mano tagliata, 5 dita tagliate, un cuore, due occhi, un cervello spappolato e un polmone.

Ovviamente tutti elementi ricostruiti in occasione del film.

Il primo Vincent Ascia apparso nei primi Trailer di Join The Evil: l’attore Vincenzo Isidoro Milone

23)Nel film Horror in The Wood l’effetto della donna demone che fluttua in aria davanti alla finestra della casa, interpretata dall’attrice Elena D’Atri, è stato creato dal regista: l’attrice truccata da demone era imbragata e fissata ad un lungo palo del telefono che attraversava la finestra facendo leva sulla grata della finestra.

Fuori tre amici operatori abbassavano il palo, creando di conseguenza l’alzamento e la sospensione del demone in aria all’interno della casa.

La scena fu girata di notte e per evitare che nella scena s’intravedesse il lungo palo, la finestra fu chiusa con un panno nero che riportava solo il foro per far passare il palo.

L’imbragatura che metteva in tutta sicurezza l’attrice fu realizzata con la macchina da cucire dal collaboratore Leopoldo Cocozza dietro le istruzioni del regista.

Il nuovo Vincent Ascia interpretato dall’attore Mauro Casadei

24) Nel film Horror in The Wood sono state tagliate dalla sceneggiatura diverse scene che il cameraman si è rifiutato esplicitamente di girare, trovando così da discutere con il regista.

Nella fase di post produzione il regista ha faticato non poco per realizzare un montaggio in cui la trama potesse quadrare anche senza le scene che non furono girate.

25) Nel film Horror in The wood, l’effetto dei bambini del quadro che piangono sangue fu un altra trovata del regista Santandrea. Il quadro con la foto antica dei due bimbi era in realtà uno dei quadri di Halloween che venivano venduti nei negozi.

Dietro il quadro il registra praticò dei fori negli occhi dei bambini dove attraverso dei tubicini veniva fatto colare del sangue finto liquido. L’effetto speciale rese molto bene nel film.

Lo stesso effetto è stato poi riprodotto in Join The Evil con il medesimo quadro.

26) La scena della sedia a dondolo che si dondolava da sola in Horror in The Wood davanti all’attrice Giulia Foschi, è stata poi modificata nella scena della Bambola seduta nella sedia che si dondola da sola davanti a Vincent Ascia in Join The Evil.

Alla bambola fu messo un meccanismo per farle ruotare la testa, mentre la vocina stridula della bambola fu doppiata dallo stesso regista.

27) Nella scena in cui Vincent Ascia ha a che fare con dei pupazzetti animati, che fu girata per i primi trailer di Join The Evil con l’attore Vincenzo Isidoro Milone, i pupazzetti venivano animati attraverso fili di nylon da pesca invisibili e scorrevano su carrucole nascoste in mezzo ai libri e passava oltre la porta finendo in una stanza dove gli attori, Davide Bella e lo stesso Vincenzo Isidoro Milone, li azionavano a mano tirandoli come suonare delle campane.

L’effetto riuscì bene tanto che il regista ha voluto riproporlo nuovamente dentro il film.

28) In realtà le asce utilizzate nel film Join The Evil sono due.

Oltre quella usata nel film da Vincent, nella scena della doccia nella vasca da bagno dove s’intravede una persona con l’ascia dietro la tenda della doccia, che Vincent credeva essere la sua fidanzata Sandy posseduta, è stata realizzata con una seconda ascia più piccola, come omaggio al celebre film Psyco di Alfred Hitchcock.

29) Del film Horror in The wood esistono ben due versioni.

La prima versione è completa di tutte le scene girate e vede il rituale iniziale del professor Caranza per diventare demone completo di tutte le immagini.

Nella seconda versione che fu destinata al canale tv americano CW18, alcune scene che mettevano in mostra il contenuto del libro e le scene più cruente sono state eliminate su richiesta del canale televisivo per la trasmissione in tv.

Una immagine pubblicitaria per JOIN THE EVIL

30)L’attore Mauro Casadei nel momento in cui girò in Join The Evil la scena dove si “sdoppiava” tra il Vincent umano e il Vincent demone, raccontò che dopo aver girato la scena si sentiva strano, come se nel momento in cui girava la scena come demone, non fosse stato più lui stesso.

31) Durante le riprese nelle grotte sotto il castello di Castelnuovo, dove il Professore Caranza scopriva le tavolette di Kutu, all’inizio del film Join The Evil, sono venute registrate inspiegabilmente dalla videocamera alcune voci di persone non presenti.

Nelle riprese infatti c’erano solo l’attore Davide Bella che recitava e il regista che riprendeva la scena e nessun altro.

Le grotte sotto il castello sono state luogo di ricerca da parte dei ricercatori del paranormale confermando la presenza di alcune entità paranormali.

Molto probabilmente le voci registrate sono quelle di alcune di queste entità che abitano la grotta e il rudere del castello di Castelnuovo di Meldola.

32)Durante le riprese di Horror in The Wood, diversi attori hanno poi affermavano che mentre attraversavano le scale dello chalet utilizzato per il film, per salire o scendere, si sentivano attaccati da brividi alla schiena.

Suggestione? No, in effetti durante le ricerche da parte dei ricercatori del gruppo Ricerca Ispettiva Paranormale (R.I.P.) è stato scoperto che proprio quelle scale fungevano da “portale” per le entità paranormali che provenivano probabilmente da una dimensione parallela alla nostra.

Lo chalet posseduto, dove sono stati girati gli interni del film Horror in The Wood e gli esterni del film Join The Evil

33) In origine l’inizio del film Join The Evil doveva iniziare con una carrellata di immagini e figure religiose appese nel muro della sala.

Fu una trovata del regista, per dare una sorta di “ protezione religiosa” alla casa dove veniva girato il film che è anche la sua attuale abitazione, affinché non accadessero i fatti poi successi nello chalet dove era stato girsto Horror in The Wood.

Nella scena originale rappresentata in un trailer del film la carrellata di immagini è seguita dalla canzone religiosa “dell’aurora tu sorgi più bella” dedicata alla Madonna.

Per paura che la Chiesa potesse fare storie per l’utilizzo di questa canzone in un film horror, la canzone fu poi cambiata con una musica, tratta da un altro film horror anni 80’, “ il soffio del Diavolo” ed infine, nel terzo trailer, alla scena fu messa una musichetta che pur non essendo una musica horror ma una musica tranquilla , quasi un carillon, risultò essere inquietante.

E la scena con le immagini religiose finì che anziché rassicurare invece inquietava.

Alla fine la scena fu tagliata per rendere l’inizio del film più fluido. Qui trovate il trailer con la canzone “Dell’Aurora tu sorgi più bella” https://www.youtube.com/watch?v=ejSusrdLHM0&t=503s

Qui invece l’altro trailer dove la canzone è stata sostituita con un altra canzone tratta dal film “ il soffio del Diavolo” https://www.youtube.com/watch?v=8PM5ilfvQ9k&t=92s e qui infine la scena con la nuova musichetta https://youtu.be/zYC8YGzytr8

34) Ad Horror in The Wood e a Join The Evil è stato dato un ampio respiro pubblicitario. Ne hanno parlato molti giornali, siti internet, siti del cinema italiano.

35) Durante le riprese di Join The Evil si ruppe la sedia a dondolo su cui si era seduto Vincent Ascia. Il regista dovette interrompere le riprese per aggiustare, seduta stante, la sedia a dondolo.

36) In origine la sceneggiatura prevedeva una scena con una sensitiva di nome Sabhara che doveva essere interpretata dall’attrice Graziella Polmonari.

La scena appare in uno dei primissimi trailer del film girati nel 2020 dopo la conclusione di Horror in The Wood.

La stessa scena con la sensitiva (Sempre Graziella Polmonari) con la tavola Oija appare all’inizio del film Horror In The Wood girata proprio nella casa del regista dove sono state girate le scene interno di Joi The Evil.

In Join The Evil la sensitiva attraverso una seduta spiritica con la tavola Ouija vedeva che il professore Caranza aveva trovato le tavolette di Kutu e pronunciando una formula aveva risvegliato il demone Azagthoth che lo aveva poi posseduto.

La sensitiva decide così di mandare i suoi seguaci a catturare Caranza diventato il demone Azagthoth e ucciderlo. Nella scena originale poi la sentiva Sabhara e i suoi seguaci sarebbero finiti uccisi da Azagthoth e trasformati in demoni anche loro.

Non solo ma Sabhara sarebbe stata la demone che avrebbe attaccato Sandy in auto mentre si recava dal fidanzato Vincent allo chalet.

Alcuni particolari dei nuovi interni nel film Join The Evil

In realtà tutte le scene con Sabhara furono tagliate e modificate con il suicidio del professore Caranza mentre il demone Azagthoth finì per possedere il libro di Kutu modificando così la copertina del libro.

Ed ad attaccare la fidanzata di Vincent è stato messo Azaghthot al posto di Sabhara.

Tuttavia per non privare di un ruolo recitativo all’attrice Graziella Polmonari fu anche modificato il finale del film che da un finale chiuso divenne un finale aperto; infatti nel finale originale anche Vincent Ascia moriva ucciso dal demone dei boschi.

Invece il finale attuale fu cambiato con l’arrivo di una nonna, la sua figlia e la nipotina allo chalet posseduto come anteprima e continuazione del terzo capitolo intitolato JOIN THE EVIL II: THE DEMON’S WOOD, dove sarà nuovamente presente anche Vincent Ascia.