Intervista al regista di Unisciti a Noi e Sunset Moon

INTERVISTA AL REGISTA DI UNISCITI A NOI: DAVIDE SANTANDREA

Di Uniscitianoifilmhorror acceso giovedì, Agosto 13, 2020

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In Italia, negli ambienti cinematografici, si parla di due nuovi particolari film diretti dal regista esordiente Davide Santandrea.

Il primo film, intitolato “UNISCITI A NOI NEL NOME DEL SANGUE” che però ha cambiato nome in “ORRORE NEI BOSCHI” (HORROR IN THE WOODS) è un horror con demoni e zombie, un vero e proprio omaggio ai film cult sugli zombi degli anni 80′.

IN particolare un omaggio a “La Casa” di Sam Raimi, “La Notte dei morti viventi” di George Romero e “Paura nella città dei morti viventi” dell’italiano Lucio Fulci.

La trama del film è molto particolare: il professore Pedro Caranza traduce le tavolette sumere di “Kutu”, conosciute come le tavole della morte.

Nel tradurre le tavolette il professore scrive un libro che proprio per il suo contenuto diventa maledetto portando alla morte chiunque lo possieda.

Il professore, conquistato dal contenuto delle tavolette sumere, decide di realizzare un antico rituale, trascritto poi nel libro, per dare la possibilità ai demoni di possedere la sua anima.

Per completare il rituale, che richiede un sacrificio di sangue, il professore sacrifica la moglie uccidendola mentre dorme.

A quel punto il professore completa così il rituale e diventa uno spirito demoniaco che si stabilisce nel bosco di Castelnuovo.

Dopo qualche mese nella casa del professore, un ladro ruba il libro e lo rivende.

Il libro passa così di mano in mano a più persone, e tutte le persone che hanno avuto la disgrazia di possederlo muoiono di morte atroce.

Il libro giunge così in mano ad una ragazza di nome Rosy che ripete il rituale compiuto anni prima dal professore Caranza.

Lo spirito del professore s’impossessa degli alberi del bosco che violentano oralmente la ragazza che però riesce a fuggire cercando riparo in una casa di caccia sperduta nel bosco.

Da questa violenta esperienza Rosy rimane scioccata e viene internata in un istituto psichiatrico.

Il suo ragazzo, Fabio, decide di indagare sui fatti accaduti alla sua ragazza Rosy.

Si trasferisce nella casa e nel bosco trova la borsa della sua ragazza con all’interno il libro.

Sfogliando il libro legge il rituale recitato da Rosy e decide anch’egli di ripeterlo.

Lo spirito demoniaco però questa volta non si abbatte su chi ha compiuto il rituale, ma su di una campeggiatrice che si era stabilità nel bosco, uccidendola e trasformandola in una demone.

Fabio ritorna nella casa e durante le notte gli accade quanto la mente del ragazzo non può immaginare.

Le porte dell’oscurità sono state aperte e un gran numero di demoni minacciano la vicina città di Meldola.

Le riprese del film sono già iniziate nella località di Castelnuovo, frazione di Meldola (FC), dove si trova la “casa maledetta”, set principale del film.

Il secondo film invece non è un horror malgrado vede come protagonisti real vampires e real werewolves.

S’intitola “SUNSET MOON” ed il primo dei cinque film di “SUNSET SAGA” di cui sono già usciti anticipatamente i primi tre libri, già disponibili in libreria: “Sunset Moon”, “Darkblood – il diario della bestia” e “Mutazione”.

Si tratta di una saga cinematografica sentimentale e d’azione.

La cosa particolare di questa Saga cinematografica e libraria, che le storie sono tratti dai “diari di vita di Horus Sat” il noto real vampire intervistato in più programmi televisivi che altro non è che il regista stesso.

Un film d’azione e sentimentale basato sulla realtà dei fatti e sull’esistenza dei real vampires in ogni parte del mondo, Italia compresa.

Come afferma il regista, tutto quello che è trasportato nei film e nei libri esiste nella realtà:

A partire dall’associazione Lega Italiana Real Vampires (lirv), la comunità vampiro italiana che ha proprio sede nella città di Meldola (FC) ribattezzata per l’occasione la “città dei vampiri”

A rendere sentimentale la saga cinematografica sono tre storie sociali e d’amore che scorrono parallele in tutti i cinque film della saga:

la storia gay tra due real vampires: David e Steve, entrambi a capo di due comunità vampiro protagoniste del film,

poi la storia gay tra Daniel, il fratello vampiro di David, e la sua ragazza umana Jassie e infine la storia tra il licantropo Ryan e la detective della polizia Roxanne.

Sin dal primo film del saga sono tantissimi i nemici che la comunità della Lega Italiana dei Vampiri e i licantropi dei Figli della Luna, alleati, dovranno combattere assieme:

Il casato dei Breturi il cui capo, Timarius si fa chiamare come il “Re dei vampiri” e vuole imporre le sue regole su tutte le comunità vampiro del mondo;

il tavolo contro i diritti civili dei real vampires gestito da un Cardinale e da un ex colonnello nazista;

i combattenti di Mefisto ovvero un gruppo di integralisti alle dipendenze del Colonnello Razzista,

e infine uno scienziato pazzo che decide di fare esperimenti di mutazione genetica sui Real Vampires per creare una nuova arma vivente.

Del primo film “Sunset Moon” è stato girato in questi giorni il Trailer ufficiale per iniziare una pubblicità su scala internazionale.

Il progetto non è da poco: si punta tutto sul fatto che gran parte dei personaggi dei 5 film e soprattutto le comunità vampiro presenti nel film,

dalla lega italiana dei vampiri al clan Darkblood Americano, sino ad arrivare alla comunità dei licantropi italiani ( discendenti però da una comunità di indiani d’America), sono tutti esistenti,

e i fans della saga possono rintracciali, contattarli e aver uno scambio informativo con loro.

E il protagonista, David, ovvero il real vampire Horus Sat che partecipò ai programmi tv di Mistero (Italia 1, anno 2013),

Lucignolo (Italia 1 anno 2014), Kudos (Rai 4, anno 2017) Forum (Canale 5, anno 2018) e Realiti siamo tutti protagonisti intervistato da Enrico Lucci (Rai 2, anno 2019),

è vero e reale ed è il regista proprio del film. Chi meglio poteva girare un film sui vampiri se non un vero vampiro?

Così abbiamo intervistato il regista Davide Santandrea, nome anagrafico del real vampire Horus Sat, anche se nell’ambiente ormai tutti lo chiamano con il nome di Horus.

D: Davide la prima domanda è d’obbligo: preferisce essere chiamato Davide oppure Horus Sat?

R: è indifferente, entrambi sono i miei normi che uso spesso.

Uso Horus nell’ufficialità, ad esempio all’interno dell’Associazione Lega Italiana Real Vampires di cui sono presidente e fondatore, oppure quando vado alle interviste in tv o in radio.

Nell’ambiente cinematografico uso più il mio vero nome di Davide come regista e uso Horus quando invece devo recitare la parte di me stesso.

D: Allora visto che l’intervista è rivolta a lei come regista, continuerò a chiamarla col suo vero nome.

La prima cosa che abbiamo trovato su di lei nel web ci racconta di un giovanissimo Davide allievo del celebre Carlo Rambaldi, creatore di E.T. , King Kong e di altri personaggi animatronici che fecero la storia del cinema.

Da Rambaldi ha appreso le sue tecniche dell’animatronix e quando lui si trasferì definitivamente in America lei iniziò a sostituirlo in Italia.

Tra le sue opere troviamo tantissimi personaggi animati nei parchi di divertimento dove ha lavorato nel corso degli anni: da Mirabilandia a Gardaland sino ad arrivare ad Eurodisney e in tante altre località. Lavora ancora nell’animatronix?

R: Tutto quello che ha detto è vero e fa parte della mia storia.

Ho avuto la fortuna di pochi di avere avuto un grande maestro come Carlo Rambaldi ad insegnarmi l’arte ( perché è un’arte) dell’animatronica, ovvero l’animazione di personaggi per il cinema e per ogni altra necessità.

Ho realizzato figure animate per 30 anni. Di figure e personaggi animati e meccanici ne ho poi realizzati ormai circa 250 in tante località del mondo.

Dall’America al Giappone, dal Cile alle Filippine, senza contare l’Europa dove ho un allestimento in ogni stato.

D: leggendo di lei ho appreso che è un grande conoscitore di religioni e culti di ogni parte del mondo, ma soprattutto è anche un appassionato dell’esoterismo. Lei è credente?

R: Si sono credente anche se il mio credo è molto personale, una fusione di tanti credi e religioni, tra cui anche il cristianesimo.

Vedo la religione come un fatto molto personale.

Per anni ho studiato tutte le religioni e culti del mondo, compreso il paganesimo e tutto l’antico sapere.

L’esoterismo e l’occultismo è una cosa che mi ha sempre affascinato e quindi non ho visto nulla di male nel studiarlo e conoscerlo.

La conoscenza di culti e religioni del mondo mi hanno formato ed arricchito culturalmente.

Il fatto poi di essere un real vampire non lo vedo come qualcosa legato al male o al diavolo, ma lo vedo con molta razionalità,

più legato a fattori medici, una diversità fisica, genetica e biologica ormai comprovata dai recenti studi in America.

Ma la cosa più importante è che le recenti ricerche hanno sfatato che noi real vampires siamo persone fuori di testa oppure dei psicopatici.

Il concetto di credo e religione in un real vampire è un fatto molto personale e non è per niente legato a ciò che egli è.

Conosco molti vampiri che sono cattolici e la domenica vanno a messa. Altri sono pagani e frequentano altri culti.

D: però ci casca un mito. Tutto quello che si diceva sui vampiri: che avessero paura delle croci, acqua santa , luoghi religiosi…

Stando a vedere che lei, che è un vero vampiro, fa persino il presepio ci fa capire che tutte queste vecchie credenze chissà da dove sono nate!

R: Da tenere presente una cosa: noi real vampires esistiamo da quando esiste l’uomo.

All’epoca delle religioni pagane noi venivamo venerati come semidei, il tramite tra le persone comuni e gli antichi dei, di cui oggi abbiamo notizia, che erano gli Anunnaki.

Durante l’inquisizione, durante la caccia alle streghe, noi real vampires diffondemmo antiche credenze per salvarci la pelle dai roghi.

Se uno usciva alla luce del sole non poteva essere vampiro, se entrava in chiesa e non bruciava non era un vampiro,

Se l’acqua santa non lo bruciava non era un vampiro, se non indietreggiava davanti ai simboli religiosi non era un vampiro,

se non dormiva nelle bare non era un vampiro…

queste sono le credenze che hanno permesso a noi real vampires di restare vivi e ad arrivare ad oggi dove ci siamo svelati dimostrando ciò che siamo nella realtà,

persone diverse dalle altre, con fattori fisici, biologici e genetici diversi dalle persone comuni.

D: Andiamo avanti con la storia della sua vita: ad un certo punto c’è stato una svolta nella sua vita, si è dichiarato gay e ha militato per anni in arcigay e in altre associazioni per i diritti glbt.

Però ha un figlio e a meno che tu non l’abbia adottato all’estero, una relazione etero nella sua vita l’ha avuta!

R: Come ho sempre saputo di essere un real vampire fin da piccolissimo, ho sempre saputo anche che mi piacevano i maschietti.

Malgrado questo frequentavo una ragazza, una carissima amica, di nome Monica, che sapeva di essere lesbica , ma era amica con me. Passavamo tantissimo tempo assieme.

Così ci mettemmo assieme e nel 1987 nacque mio figlio Christian che anche lui si è scoperto Real Vampire.

(Motivo per cui ritengo sia un fatto genetico) Dopo la nascita di Christian io e Monica abbiamo preso la consapevolezza di essere esclusivamente gay e quindi ci siamo lasciati come copia ma abbiamo cresciuto nostro figlio come grandi amici.

Preso atto che ero esclusivamente gay feci il coming out e iniziai a militare per i diritti civili delle persone GLBT.

D: E dopo il coming out come genitore gay, ovvero un genitore arcobaleno, ecco arrivare il suo coming out come real vampire a Mistero…

R: avevo visto che dichiararsi per ciò che si è è solo un bene. Quando mi sono dichiarato come gay mi sono liberato da un peso atroce.

Non riuscivo a fingere di essere etero, per cui mi sono detto: ” o la gente mi accetta per come sono, altrimenti meglio essere soli!”

Il coming out mi fece capire che mi ero sempre accerchiato di persone in gamba, che quando hanno saputo che ero gay, non hanno avuto nulla da obbiettare, anzi l’amicizia si è fatta ancor più forte.

E quindi pensai che era venuto il momento di dichiararmi come vampiro, svelare all’Italia intera che i real vampires esistono ma non sono come sono stati sempre dipinti, ovvero dei mostri sanguinari.

Ricordo che all’inizio la gente rimase sconvolta, soprattutto per il fatto che, come i vampiri, anch’io bevo sangue… umano, ma regolarmente donato da persone volontarie, adulte e consenzienti.

Il sangue lo beviamo solo perché è una necessità fisica che il nostro corpo e organismo richiede in più al cibo comune, per restare in perfetta forma fisica e salute.

Quando poi la gente ha capito che non ero un fuori di testa, che ero disponibile a parlarne e a confrontarmi pacificamente la gente ha imparato ad accettarmi e con me anche tutti gli altri real vampires della mia Associazione.

Poi tanti genitori e famiglie, che non sono vampire ma hanno scoperto che un parente oppure un figlio è come uno di noi, si sono iscritte alla nostra Associazione per chiedere aiuto ed informazioni su come comportarsi con un figlio vampiro.

A loro ho risposto che i real vampires hanno bisogno di quello che hanno bisogno tutti: di essere rispettati ed amati, consapevoli della loro diversità sostanziale.

D: E qui arriviamo al Davide di oggi, il regista dei film prodotti dalla Long Black Veil Productions che è una produzione cinematografica che si appoggia alla sua associazione dei real vampires.

R: divento regista nel 2013, subito dopo l’esperienza del programma tv di Mistero, perché avevo in mente il progetto di parlare per la prima volta, attraverso il cinema, dei real vampires,

togliendo quella finzione, cioè quelle cose che non appartengono alla nostra realtà.

Feci la scuola del cinema al Lumiere di Parigi e uscì come regista formato. Da quel momento iniziai a girare molti video sulla realtà dei real vampires.

D: ma il progetto di SUNSET SAGA come è nato?

R: Sunset saga è nato nel 2017 con un altro titolo: “il Diario della Bestia” e in origine doveva essere una serie tv e non 5 film.

Avevo scritto i miei diari di vita e la mia Associazione li avevi letti trovandoli molto interessanti.

Così il consiglio direttivo dell’Associazione mi propose di fare una web serie per Youtube basandomi sui miei diari di vita.

Contattai un regista di Torino, Max Ferro della Blue Screen Film, che un anno prima mi aveva contattato per girare un film intitolato “Onde di sangue” sempre sui vampiri.

Diedi da leggere i miei diari al regista Max Ferro e dopo un mese lo ricontattai per chiedere il suo parere.

Lui mi rispose testuali parole: ” Ma perché vuoi fare una web serie per Youtube?”

Io interpretai la sua risposta come un rifiuto ma poi lui subito precisò: “Che hai capito?

C’è tanto materiale da girare una serie tv e dei film, altro che web serie!

E così nacque il progetto de “IL DIARIO DELLA BESTIA” che originariamente doveva essere una serie tv di 13 episodi da un ora ciascuno per un totale di 800 minuti circa.

D: e dalla serie tv come si è passati ai film della saga?

R: Max Ferro purtroppo non riuscì a girare la serie tv perché non trovò i finanziamenti e quindi mi restituì in mano il progetto.

Allora pensai di fare una serie tv più piccola e fare 3 film.

In realtà nacquero così due serie tv “Ombra del Diario” e “Thirst” trasmesse all’estero dal canale CW18 in Florida.

Le due serie furono realizzate con un doppio regista, il sottoscritto e il regista forlivese Maurizio Balistreri.

Il progetto dei film vennero successivamente e dopo aver interpellato altri due registi quali la bolognese Caterina Minezzi e il cesenate Franco Ceredi, optai di girarli io personalmente come regista.

Avvalendomi della collaborazione prima dello sceneggiatore Mauro Loverre, poi di Elisa Lombardi realizzai la sceneggiatura dei 5 film basati sui miei libri della saga che nel contempo in parte erano già usciti.

I film riportano gli stessi titoli dei libri: Sunset Moon, Darkblood, Mutazione, Per Sempre e Valleron.

D: ma come mai ha cambiato il nome alla saga? Il “Diario della Bestia non andava bene”?

R: è stato un invito proposto da molti. In tanti mi consigliarono un nome più commerciale e dal momento che non è una saga horror, ma una saga di azione e sentimentale il nome ” diario della bestia” era poco adatto.

D: E fu così che saltò fuori il nome di “SUNSET SAGA” che strizza l’occhio a Twilight, tant’è che entrambi i due titoli hanno lo stesso significato, ovvero tramonto, crepuscolo…

R. ovviamente la mia intenzione non è quella di far concorrenza a Twilight che è una bella storia di fantasia, mentre la nostra è soprattutto una storia vera, basata su comunità, nomi e fatti realmente esistenti, su cui punto tutto per il successo della saga.

Se una storia di fantasia come Twilight ha avuto un successo mondiale, grazie all’incredibile fantasia e bravura di Stephanie Meyer,

mi domando cosa potrà succedere con Sunset Saga quando i fans e i cultori dei vampiri vedranno che è una storia basata su fatti reali e sulla vita di un vero vampiro… Staremo a vedere.

D: nel 2018 c’è però una svolta e lei realizza il suo primo programma tv “Oltre l’Ignoto”.

R: Oltre l’ignoto nasce dopo il successo del programma tv di Mistero, programma a cui Oltre L’ignoto deve moltissimo.

Ideai questo programma realizzando dei servizi sul mistero e paranormale e invitando diversi canali Youtube sul paranormale e horror di passarmi i loro video.

Contattai un gruppo di veri ricercatori del paranormale, il gruppo ETHEREAL PARANORMAL RESERCH, e assieme a loro realizzammo diversi servizi.

Poi trovai 4 conduttori: Enrico Conti, Elisabetta Zani, Laura Solimar e Daniele Gardelli più un ragazzo sconosciuto che si faceva passare come “uomo ignoto”.

I conduttori realizzavano i servizi e anche le presentazioni che per l’occasione furono girate nel salotto di casa mia.

Diversi i servizi di successo: la casa del Diavolo di Cesena, le misteriose grotte di Santarcangelo di Romagna, i misteri di Milano, la storia di una persona di Ferrara che dopo essere morta è ritornata in vita..

D: dove fu trasmesso il programma tv?

R: di Oltre L’Ignoto abbiamo girato ben 3 stagioni, con puntate da un ora per un totale di 30 puntate complessive.

Il programma fu trasmesso su un canale digitale terrestre Punto Radio Tv, poi tradotto in Inglese fu trasmesso di nuovo dal canale CW 18 In America.

D: e per concludere veniamo alla sua passione per l’Horror e il film di “UNISCITI A NOI NEL NOME DEL SANGUE” che sta già girando e che è stato battezzato dalla stampa come un film omaggio ai demoni e zombi di Sam Raimi, George Romeo e l’italiano Lucio Fulci…

R: riguardo a UNISCITI A NOI NEL NOME DEL SANGUE era un sogno nel cassetto.

Fin da piccolo mi hanno sempre appassionato i film horror sui demoni e zombi come “la Casa” (Evil Dead) uscito nei cinema italiani negli anni 80′, la “notte dei morti viventi” del 1968 e “Paura nella città dei morti viventi” sempre degli anni’80.

Non so quante volte ho rivisto questi film, ne studiavo ogni particolare. E così nacque in me l’idea di girare un film sui demoni con degli effetti speciali.

La Casa – Evi Dead di Sam Raimi mi ha aveva affascinato tantissimo soprattutto perché mi aveva risvegliato in me la passione e la fantasia di creare effetti in modo rudimentale e dal nulla, con mezzi poveri, un po come faccio quando costruisco i personaggi animatronici.

Così presi un cortometraggio di 12 minuti che avevo nel cassetto e che s’intitolava ” Nel nome del sangue”, che nemmeno parlava di demoni, ma parlava di una psicopatica assassina, aggiunsi 68 minuti di nuove scene con demoni, spiriti e rituali macabri.

il tutto condito con un bel mucchio di effetti speciali riuscitissimi e di grande effetto ma realizzati con fantasia e materiali poveri.

Un po come aveva fatto Sam Raimi con il primo Evil Dead che girò nel 1979.

E al titolo ” nel nome del sangue” aggiunsi “Unisciti a noi”, che era la frase che i demoni ripetevano in Evil Dead, azzeccando così il nuovo titolo: “UNISCITI A NOI NEL NOME DEL SANGUE”.

All’inizio quando avviai la pre-produzione il programma era che avrei dovuto fare tutto quanto io: dalla regia alla fotografia, dalle riprese agli effetti speciali.

I personaggi, interpretati dagli attori, inizialmente dovevano essere solo cinque. Era un po come una sfida con me stesso, vedere fin dove sarebbero arrivate le mie capacità, un modo per conoscere i miei limiti e difetti nel campo cinematografico.

Era un modo per passarmi l’estate, non volevo stare senza far niente, in attesa dell’inizio delle riprese di Sunset Moon a Gennaio 2021.

Pensavo di realizzare il film solo per il gusto di farlo e di metterlo su Youtube.

Ma poi è successo un fatto strano, positivo e inaspettato che mi ha molto colpito. Dal nulla si è cominciato a parlare di Unisciti a noi come un omaggio dei demoni di Sam Raimi, George Romeo e Lucio Fulci.

I giornali hanno iniziato a parlarne e, con tanto mio stupore, darne molto rilievo.

Visto l’attenzione che il film iniziava a richiamare, lo staff tecnico di Sunset Moon mi propose di lavorare anche in questo film, per divertirsi pure loro con gli effetti speciali.

E nel mese di luglio sono iniziate le riprese portate avanti da uno staff tecnico professionale diretto dalla mia regia.

Devo dire che lo staff tecnico si sta molto divertendo con me nel realizzare effetti speciali sui demoni del film. Non anticipo nulla per ora, vedrete di ciò che parlo direttamente nel film.

D: A chi pensi di dare il film in distribuzione

R: sinceramente ci sto pensando.

Ho capito che è un progetto che può interessare e magari avere anche successo, chissà.

Ma conosco i miei limiti e uno di questi è quello di non avere agganci nel “mondo delle distribuzioni cinematografiche”.

Magari qualcuno che leggerà questo articolo mi chiederà di visionare il film finito, magari gli piace e propone di distribuirlo.

Chissà. Magari Netflix o Amazon Prime non vogliono perderselo…

Mi ritengo una persona umile e modesta e sono ben disposto ad ascoltare le proposte, qualsiasi mi venga fatta seriamente.

In fondo si tratta di un progetto che era nato per passarmi l’estate ma se piace… tanto meglio.